Nel panorama artistico sono sempre esistiti i furti d'arte.
Uno dei più celebri esempi è la Gioconda che da sempre ha subito tanti attacchi partendo dal 1911 quando venne rubata nel tentativo di riportarla in Italia; venne trovata solamente due anni dopo e riportata in Francia, dopo ci fu una donna che lanciò una tazza di te vuota contro l’opera ma ancora i motivi non sono chiari, per non parlare di quando lanciarono dell’acido che danneggiò la parte inferiore del quadro, e l’anno successivo lanciarono un sasso che causò la rottura del vetro protettore e il distaccamento di una parte di pittura a olio. Negli ultimi anni si sono ribellati un sacco attivisti, “sfogandosi” proprio sul dipinto in questione; l’ultimo fu un ragazzo in sedia a rotelle con indosso una parrucca che riuscì a far entrare una torta alla panna che lanciò contro la Gioconda, fortunatamente l’opera aveva il vetro protettivo quindi non venne danneggiata, ma ciò non toglie che fu un gesto irrispettoso, il ragazzo uscì dal museo dicendo che bisogna pensare alla terra perché ci sono persone che cercano di distruggerla, e ciò lo ha portato al suo gesto.
Ma questi atti vandalici non si limitano solamente ai dipinti, perché ci furono parecchi attivisti che danneggiarono la fontana di Trevi, famosissima a Roma, gli versarono del colorante rosso e l’anno dopo ci misero 5000 palline colorate, per non parlare del David di Michelangelo, dove vennero saccheggiate tre dita del piede con un martello, e fortunatamente recuperate con il successivo restauro; stessa cosa accade anche alla Pietà, sempre di Michelangelo, quando la vergine fu danneggiata con 15 martellate. Insomma le azioni degli attivisti non sono molto chiare, ma di certo l’arte non si fermerà davanti a loro.
- Camilla Martorano