Arte e legalità: Tutela del patrimonio culturale

29 marzo 2023

L’Italia è stata la prima nazione al mondo a inserire nella propria Costituzione la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico. Con  la figura di Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte, riscopriamo l'articolo 9, uno dei principi fondamentali della nostra Carta che sostiene la cultura, la ricerca e le tante grandi bellezze del nostro paese e di tutto il mondo . Tutto ciò costituisce un patrimonio ricchissimo, ma al contempo fragile: proteggerlo e valorizzarlo è compito di tutti i cittadini. 

Il patrimonio culturale è un modo di vivere  che una comunità ha ereditato dalle generazioni precedenti e che trasmette alle generazioni successive e si riferisce a siti culturali, luoghi storici,  monumenti, oggetti significativi per l'archeologia e l'architettura, folklore e attività tradizionali.

Il patrimonio culturale offre alle persone un legame con determinati valori sociali, credenze, religioni e costumi, permettendo di identificarsi con altre popolazioni con background simili ottenendo un senso di unità e di appartenenza ad un gruppo e consentendo loro di comprendere meglio le generazioni precedenti, la storia che gli ha caratterizzati sino ad oggi e che ha permesso di ottenere la loro attuale identità, il loro legame con il passato, con il loro presente e con il futuro, indispensabile in un'epoca di globalizzazione in cui esso ci aiuta a ricordare la nostra diversità culturale sviluppando il rispetto reciproco ed un rinnovato dialogo tra culture diverse. Ma mi chiedo come possiamo preservarlo ?

Da qui l’importanza di educare alla bellezza , bisogna parlare di diritto alla bellezza perché credo profondamente che la bellezza debba diventare un motivo forte di consapevolezza democratica e civica . Oggi si fa un gran parlare del ripristino dell’educazione civica nelle scuole , del resto i cittadini si formano attraverso il senso di appartenenza ad un territorio, attraverso la  consapevolezza dell’identità culturale , attraverso il riconoscimento di valori comuni . In tale contesto è di fondamentale importanza l’insegnamento della storia dell’arte, da considerare non una disciplina dal contenuto generico ma al contrario una materia di grande studio e tutti i giovani dovremmo avere la possibilità di studiarla , ciascun cittadino deve avere la possibilità di comprendere il patrimonio e di cui è custode perché conoscere il patrimonio internazionale è la condizione fondamentale per garantirne la tutela ,la conservazione e la valorizzazione che sono preliminare alla corretta fruizione dei beni culturali del paesaggio .La conservazione del nostro patrimonio culturale è responsabilità di ogni popolo e per favorire ciò è necessario aumentare la consapevolezza sul patrimonio culturale nella nostra comunità al fine di identificare diversi strumenti utili per la loro conservazione.

Dobbiamo impegnarci a tramandarlo di generazione in generazione , insegnando loro ad essere orgogliosi delle proprie radici, accrescendo e diffondendo consapevolezza riguardo monumenti e la loro importanza, adottando un meticoloso rispetto civico per i siti storici di ogni città del mondo e non solo della propria , visitando biblioteche e musei che, soprattutto in questo caso, hanno un ruolo predominante legato alla conservazione ed alla promozione culturale nazionale ed internazionale: ricordiamo che è nostra responsabilità mantenere intatta la storia del mondo per la prossima generazione in modo che possano avere le stesse opportunità di conoscere il passato, in parte da noi stessi descritto e le proprie radici di cui noi stessi facciamo parte. Tuttavia oggi è sotto gli occhi di tutti che tale patrimonio nazionale e mondiale è minacciato da diversi eventi quali la distruzione che avviene durante interventi pubblici o realizzazioni ex novo, distruzione accidentale , per necessità militari  e ancora distruzione volontaria come oggetto di dibattito internazionale. Un evento tra i tanti che rientra in questa ultima categoria e che mi ha colpita molto è stato sapere che circa 20 anni fa, nel 2001, i Talebani afghani distrussero con la dinamite i monumentali Buddha di Bamyan, due enormi statue alte 55 e 33 metri scolpite nella pietra a 230 chilometri da Kabul. Uno dei crimini più odiosi contro uno dei Patrimoni dell'Umanità dichiarati dall'Unesco di cui si sono macchiati i Talebani sotto la guida del Mullah Omar, che considerava ''simboli pagani'' quelle rappresentazioni di inestimabile valore. Rispondendo alla denuncia globale per la distruzione dei Buddha, i Talebani risposero che l'azione era stata decisa per protestare contro l'attenzione che la comunità internazionale dimostrava per le statue mentre il popolo afghano soffriva la fame.

Non meno importante è la distruzione che sta colpendo il patrimonio artistico e culturale dell’Ucraina devastando teatri, musei , biblioteche , edifici storici , monumenti di rara bellezza che mai potranno tornare più in vita .

Da qui l’importanza di educare alla bellezza , bisogna parlare di diritto alla bellezza perché credo profondamente che la bellezza debba diventare un motivo forte di consapevolezza democratica e civica . Oggi si fa un gran parlare del ripristino dell’educazione civica nelle scuole , del resto i cittadini si formano attraverso il senso di appartenenza ad un territorio, attraverso la  consapevolezza dell’identità culturale , attraverso il riconoscimento di valori comuni . In tale contesto è di fondamentale importanza l’insegnamento della storia dell’arte, da considerare non una disciplina dal contenuto generico ma al contrario una materia di grande studio e tutti i giovani dovremmo avere la possibilità di studiarla , ciascun cittadino deve avere la possibilità di comprendere il patrimonio e di cui è custode perché conoscere il patrimonio internazionale è la condizione fondamentale per garantirne la tutela ,la conservazione e la valorizzazione che sono preliminare alla corretta fruizione dei beni culturali del paesaggio .

- Giulia Fontana

#Arte